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logo Marostica Territorio da amare, vivere, visitare

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Visitare Percorso 2 - Dagli antichi conventi ad un gioiello della natura: i Gorghi Scuri

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Variante 2A

  • Tempo di percorrenza: 2 h

  • Lunghezza: 5,8 km

  • Dislivello: 400 mt

  • Tipo di percorso: strada asfaltata - strada sterrata - sentiero

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Variante 2B Colline di San Benedetto

  • Tempo di percorrenza: 2 h 30 min

  • Lunghezza: 7 km

  • Dislivello: 400 mt

  • Tipo di percorso: strada asfaltata - strada sterrata - sentiero

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Variante 2E

  • Tempo di percorrenza: 2 h

  • Lunghezza: 6,67 km

  • Dislivello: 250 mt

  • Tipo di percorso: strada asfaltata - strada sterrata - sentiero

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Si parte da Campo Marzio imboccando la via Due Rogge. Si percorre la via chiusa al traffico fino alla Piazza Ortigara . Un segnale sul lato opposto della strada ci invita a prendere la destra e ad imboccare Via Ponte Quarello. Superato il Torrente Longhella, si svolta a sinistra per via A. Pertini e si inizia la salita per le colline di San Benedetto. Dopo un breve tratto una targa ci ricorda l’esistenza in passato del Convento di San Benedetto e dell’antico Monastero di Sant’Apollinare, poco distante verso sud. Di entrambi purtroppo non resta alcuna traccia, se non le fondamenta oggi ormai coperte dalla vegetazione. Unica memoria del Convento di San Benedetto resta la pietra tombale del medico veneziano Cornelio Bianchi, che nel Cinquecento tale chiesetta ricostruì e ampliò, pietra tombale oggi conservata nel Chiostro della Chiesa di S. Antonio Abate a Marostica.
La passeggiata prosegue lungo una strada interpoderale costeggiata da terrazzamenti coltivati a olivo e vite, dalla quale si gode una splendida visuale sulla cinta muraria  di Marostica e del Convento di San Sebastiano. 
Si giunge ad un incrocio  in corrispondenza di un' antica casa colonica, situata alla nostra destra (in  questo punto si incrociano due varianti: svoltando a destra si prende  la 2a  per via Cobalchini – Marsan; oppure andando diritti la 2b Chiesetta di S. Agata e Apollonia – Marsan). 
Il percorso principale continua tenendo la sinistra in direzione Palazzo Sedea. Arrivati dunque all’incrocio di via Sedea si svolta a sinistra, si prosegue per un breve tratto pianeggiante fino ad un incrocio che ci porta su una breve salita a costeggiare Casa Berna, un’antica dimora del 1600. Oltrepassato un pianoro, attraversata Contrà Pianezzola, per strada asfaltata si arriva alla Chiesetta della Madonna del Ciclista. Il percorso principale, invece,  prosegue dritto attraversando la strada iniziando così la salita per Pradipaldo. Lungo il tragitto, immerso nel bosco,  si può ammirare anche uno raro esemplare di Quercia Rovere plurisecolare. 
In alcuni punti  incrociamo la strada provinciale detta “della fratellanza” che sarà necessario percorrere brevemente e con attenzione per continuare a seguire il sentiero sterrato. Il percorso a zig zag prosegue fino a sortire improvvisamente sull'ultimo tratto della strada provinciale, dove comincia l'abitato di Pradipaldo. Nei pressi di un’antica fontana si prende a sinistra per via Zeggio, percorrendola fino all’ultimo gruppo di case, dove svoltando a sinistra ci si addentra una tipica corte comune. Sulla destra un segnavia ci indirizza verso uno stretto sentiero. Costeggiando un muretto a secco scendiamo fino ad incontrare un altro sentiero, ma noi dobbiamo mantenere la sinistra, superati alcuni scalini, seguendo l’andamento del percorso. All’interno del bosco un altro segnavia indica la destra e così si procede fino a raggiungere un´abitazione. Superata la sua corte si prosegue in discesa; qui s´incontrano alcune sorgenti dei Gorghi Scuri.  Poi, tenendo la sinistra e superando un vecchio “baito”, si arriva ad una strada sterrata.  Se si prosegue in discesa si rimane sul percorso principale; deviando a destra per un sentiero che porta al fondovalle, invece, è possibile raggiungere il sito naturalistico dei Gorghi Scuri.  Il ritorno verso la strada sterrata si può effettuare percorrendo il sentiero sopra una cascata-rapida e sbucando più a valle presso una piccola stalla.  Superata la grande briglia di cemento, la discesa riprende verso Valle San Floriano lungo il Torrente Valletta, giungendo fino al Capitello di Contrà Capo di Sopra.  Il tratto successivo che si dirige verso Sud è asfaltato e porta fino al Capitello di Contrà Carrara-Placca.  Qui si prosegue a sinistra per Via Bernardi, superando il ponte sul Torrente La Valletta; subito dopo, all’incrocio in prossimità del Quartiere di Via Meridiana, si svolta a destra percorrendo la strada che più avanti affianca il torrente fino a raggiungere la strada comunale per Marostica.  Poco più avanti, al capitello del Ponte Barbola, una scritta ricorda l´antico confine con la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni dell’Altopiano.  Il percorso prosegue lungo l´argine sinistro del Valletta, che s´incrocia presso Ponte Campana con il Torrente Longhella.  Giunti al Ponte Quarello si tiene la destra arrivando così in Piazza Ortigara e quindi in Campo Marzio. 

Il percorso offre la possibilità di osservare diversissimi ambienti: la campagna, i prati incolti e coltivati di collina, boschetti di latifoglie e Conifere, vallette, ruscelli, pozze d´acqua e scorci panoramici tra i più vari.  Tra tutti i possibili percorsi del nostro territorio risulta senz´altro il più completo sotto l´aspetto ambientale. Lungo tutto il Sentiero di San Benedetto le vedute sono aperte e si prestano a soste panoramiche.  Nel quadrante Sud Ovest si possono osservare l´ex-Convento di S. Sebastiano, il Colle Pauso, il Colle Pausolino, il Castello Superiore; ad Ovest proseguono le colline di Roveredo Alto e Roveredo Basso fino a San Luca; da Nord Ovest, invece, inizia a dominare l´Altopiano dei Sette Comuni con le colline sottostanti, fino ad arrivare a Nord Est dove si può scorgere anche il Monte Grappa.  Gli affioramenti rocciosi, presenti qua e là, sono di varia composizione: si possono incontrare sia il calcare fossilifero come l´arenaria e rocce alterate di origine eruttiva. In Primavera, i filari dei ciliegi che si trovano lungo la strada sterrata arricchiscono i colori dell´ambiente, mentre i vigneti e gli oliveti sono presenti un po´ dappertutto.  Molto caratteristiche, anche se non del tutto autoctone, sono le Conifere presenti lungo il percorso e sulle collinette circostanti; tra di esse, i filari di Pino nero o austriaco, il boschetto di Pino strobo e di Pino silvestre, il Pino domestico o da pinoli  e il Cipresso italico. Come sempre succede è assai difficile notare qualche animale, soprattutto Vertebrato; ma talvolta si osservano nidi o tane più o meno abitate, magari, da volpi o tassi.

VARIANTE 2 B

Se viene scelta la Variante 2b che porta verso Est, si può godere il suggestivo paesaggio delle colline di Marsan, con l´alternarsi di vigneti specializzati e olivi coltivati da alcune aziende agricole locali.  All´incrocio con la strada asfaltata che scende nel paese una stradina sterrata invita verso la Chiesetta di Sant´Agata, che è circondata a Nord dal bosco misto mentre nel piazzale antistante dominano alcuni alberi ornamentali; tra questi, i più significativi sono il Cedro dell´Himalaya o deodora, il Cipresso italico, il Tasso baccata ed un imponente Noce.
Lungo il sentiero che porta a Pradipaldo e nel versante della zona dei Gorghi Scuri si possono osservare rocce di composizione essenzialmente calcarea, spesso a strati più o meno sottili e ripiegati.
Tra le diverse specie arboree sono frequenti il Carpino nero, l´Acero-Oppio, l´Acero di monte, la Roverella e il Castagno.  Nella parte prossima ai Gorghi Scuri, dove l´umidità e l´ombra sono più abbondanti, sono tipiche due caratteristiche Felci: la Lingua cervina e la Capelvenere.
Nei ruscelli di fondovalle è possibile incontrare, nei periodi umidi, qualche esemplare di Salamandra (nero-gialla); con qualche attenzione si possono scorgere nell’acqua esemplari del Tritone europeo, soprattutto sotto i sassi; molto difficile, invece, è osservare il Gambero di fiume, data la sua attuale rarità. 
Il Torrente Valletta, che si origina dalla confluenza tra la Valle degli Spini ( a Nord Est ), la Valle degli Speroni (a Nord) e la Val del Gallandolo (ad Ovest), raccoglie le acque del bacino idrografico che si estende tra Rubbio, Pradipaldo, Tortima e le Contrade di Erta ed è ricco di molte sorgenti e anfratti rocciosi.  Bellissimi gli ambienti selvaggi, non sempre facilmente accessibili, offerti dalle cascate-rapide presenti lungo i suoi alvei, come nella zona che comprende i Gorghi Scuri.
Lungo la strada sterrata che scende dalla grande briglia di cemento si notano alcuni pioppi e qualche vecchio Salice; continuano ad essere presenti, però, altre specie tipiche del bosco misto di collina.

VARIANTE 2 E- PERCORSO FAR PACE CON L’AMBIENTE 

L’Associazione Tavolo della Pace aps di Marostica ha dedicato il sentiero n.2 e “FARE PACE CON L’AMBIENTE, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a trovare una rinnovata relazione con gli altri esseri viventi e con la natura che li circonda. E’ un itinerario collinare ad anello di circa 6 km, tempo di percorrenza circa due ore, che si snoda all’interno del territorio comunale di Marostica e Bassano del Grappa.

Alla partenza il visitatore troverà una bacheca con la mappa del percorso, e alcune informazioni utili, e un Gingko Biloba, albero simbolo di pace.

Il sentiero indicato come variante 2E ha inizio dal piazzale antistante la Chiesa di Valle San Floriano, un comodo parcheggio per coloro che arrivano in auto.
Il percorso offre la possibilità di osservare diversi ambienti: la campagna, prati incolti e coltivati di collina e fondo valle, boschetti di latifoglie, ruscelli e scorci panoramici tra i più vari, lambendo piccoli borghi e attività rurali e commerciali. Per alcuni tratti il sentiero è accessibile anche ai disabili e alle famiglie con passeggini. Può anche essere percorso da mountain bike o a cavallo, per la sua varietà può essere percorso in tutti i periodi dell’anno.  Adiacente al punto di partenza vi è un parcheggio, che favorisce l’accesso a piccole e grandi comitive di escursionisti. A guidare nel percorso un APE, mascotte del sentiero. Le api hanno un ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura.
Durante il percorso si incontreranno 13 tabelle in legno di cedro riciclato con QR code con frasi significative, permetteranno al visitatore di riflettere sui temi dell’ambiente. Sono state preparate da alcune associazioni presenti nel territorio e da alcuni privati, che si sono impegnati per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi che sta vivendo il nostro Pianeta.

DESCRIZIONE PASSO PASSO

Si prende il sentiero che passa tra il fianco sinistro della chiesa ed il campanile e si prosegue per il sentiero principale per circa 15-20 minuti. Il fondo è sterrato e dopo un breve tratto pianeggiante, inizia una salita (non impegnativa) che si svolge al riparo dal sole, sotto le chiome degli alberi.
In questo tratto il percorso attraversa un bosco con le caratteristiche specie arboree: il Carpino nero, l´Acero-Oppio, l´Acero di monte, la Roverella e il Castagno.
Si raggiunge la prima deviazione. Qui si prende la sinistra, in direzione Contrà Pianezzola.    
Prima di arrivare alla contrada, si arriva ad una seconda deviazione: si mantiene la destra e si prosegue lungo via Pianezzola.
Il sentiero diventa pianeggiante per un breve tratto e costeggia degli orti; poi comincia a scendere affiancando campi erbosi ed attraversando un piccolo boschetto. Verso sud la vista spazia in direzione delle colline di San Benedetto.
Al termine della discesa, al bivio, si svolta sulla destra. Il sentiero si allarga e diventa una strada sterrata percorribile anche dagli autoveicoli. Si prosegue lungo via Contrà Pianezzola per un breve tratto fino a raggiungere via Contrà Gaggion Basso con fondo di asfalto ma con scarso traffico veicolare. Si svolta a destra; la strada è pianeggiante e si svolge lungo campi coltivati a mais, seminativo o lasciati a prativo.
Si percorre tutta Contrà Gaggion Basso (mt 1.200 in direzione est) fino a raggiungere la S.P. 72.
Si svolta a destra, si percorrono 400 mt fino ad incrociare sulla destra via Contrà Valtripona. Qui si svolta a destra e si percorre tutta via Contrà Valtripona. Dopo circa 700 mt, all’intersezione, si prende la strada a destra e si costeggia un  bosco alla propria sinistra fino ad arrivare ad una deviazione. Si prende la strada a sinistra con fondo sterrato, lasciando la strada asfaltata e si prosegue per altri 400 mt finché si troverà alla destra uno splendido grande albero (carpine bianco).
Qui termina la strada sterrata; alla sinistra inizia un sentiero sterrato in salita che attraversa il bosco. Si prosegue lungo questo sentiero (400 mt) per raggiungere, al termine della salita, Palazzo Sedea, un’antica dimora ottocentesca  immersa nella natura, al centro di un'ampia tenuta coltivata a prato, pascolo, vite e olivo.
Qui la strada, con fondo sterrato, ritorna pianeggiante; si prosegue fino alla fine di via Valtripona per 400 mt fino ad incontrare via Sedea (con fondo in asfalto) in leggera discesa. Lungo via Sedea si prosegue per 800 metri finché si trova una carrareccia sulla destra con fondo sterrato (direzione Casa Berna). Casa Berna è un complesso  rurale ottocentesco con un’antica chiesetta privata.
Si prosegue lungo il sentiero costeggiando il retro di Casa Berna e si prosegue in direzione Contrà Pianezzola. Dopo circa 500 mt si incontra la prima deviazione trovata all’andata. Qui si tiene la sinistra e si ritorna al punto di partenza.

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