Attenzione! La risoluzione del browser non permette la corretta visualizzazione di questo sito web.
Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il nostro sito salva piccoli pezzi di informazioni (cookie) sul dispositivo, al fine di fornire contenuti migliori e per scopi statistici. È possibile disattivare l'utilizzo di cookies modificando le impostazioni del tuo browser. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie.

Accetto Rifiuto

logo Marostica Territorio da amare, vivere, visitare

Condividi

Vivere Pieve di Santa Maria Assunta

Approfondisci Nascondi l'approfondimento

Gli interni

Le tre navate risalgono all’intervento di ricostruzione di fine Seicento. La chiesa è dotata di ben otto altari. Quello Maggiore, in stile barocco e della scuola del Marinali (sec. XVII), era un tempo impreziosito, secondo Giovanni Battista Verci, da un dipinto di Alessandro Maganza, ora sostituito da una copia dell’Assunta del Tiziano, opera del pittore Giuseppe Fortunato Centazzo (sec. XIX). Di notevole interesse, sempre nell’abside la tela di Andrea Celesti (1637-1711 circa) raffigurante il Sacrificio di Melchisedec. Di pregevole fattura risultano essere i paliotti degli altari dell’Addolorata e della Madonna di Lourdes. Nei tre scomparti del soffitto gli affreschi si devono a Bartolomeo Dusi (1833-1904), autore anche della Trasfigurazione sulla volta dell’abside. Di Pietro Menegatti (1809-1848) è la tela Cristo nell’orto e del frate Felice Cignaroli il Battesimo di Cristo. Un tempo all’esterno della chiesa (lato nord), ora invece collocato nella parete nord della navata laterale di sinistra, è il rilievo marmoreo raffigurante la Madonna con Gesù Bambino, della scuola del Sansovino, un ex-voto donato da Prospero Alpini (1553-1616), quale ringraziamento per il ritorno dal viaggio in Egitto.

Amare

Titolo di questa sezione correlata

Gusta ancora

visitare

Questo punto di interesse fa parte di...

Vivere

Gli eventi in zona

Tutti gli eventi da vivere

Strutture ricettive in zona