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Visitare Percorso 4 - Dalla Città Murata alla suggestione della Val d'Inverno

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Si parte da Campo Marzio andando direttamente verso la Cinta Murata. Entriamo  nel Centro Storico della città da “Porta Bassano” e percorriamo Corso Mazzini, lungo il quale, alla nostra sinistra,  troviamo prima la casa natale della scrittrice Arpalice Cuman Pertile e poco dopo la famosa Piazza Castello. Si prosegue dritti uscendo per Porta Breganze continuando il nostro cammino per via Panica. Prima di imboccare la salita per Roveredo Alto incontriamo alla nostra destra la casa natale del geografo Bernardino Frescura, mentre facendo una piccola deviazione a sinistra, attraversando la strada, si può ammirare la Chiesa di San Rocco (visite solo su prenotazione  contattando la Parrocchia di S. Antonio Abate). Restando però sul percorso principale seguiamo la segnaletica  svoltando a destra (indicazioni per Roveredo Alto - San Luca – Val d’Inverno): dopo un breve tratto su strada asfaltata iniziamo a salire per un sentiero lungo il quale occorre fare attenzione nei punti di restringimento. Si raggiunge il borgo di Roveredo Alto.  Il sentiero piega a sinistra subito dopo la Chiesa e poco dopo nuovamente a destra, proseguendo a salire secondo le indicazioni della segnaletica in un tratto erboso che costeggia le case della contrada.  Usciamo sulla strada comunale di San Luca, dove si tiene la sinistra su strada asfaltata e dopo un breve tratto si attraversa la strada stessa all’altezza dell’abitazione privata denominata “Casa delle Capre”. Proprio sul fianco sinistro di questa casa imbocchiamo il sentiero acciottolato della strada vicinale dell’Agù. Inizia la salita su fondo in erba che ci porta, transitando per un tratto boscoso, fino al bivio di via d’Agù . In corrispondenza di questo crocevia si gira a sinistra prendendo subito dopo a destra il sentiero con direzione Roccolo Carli – San Luca – Val d’Inverno. E’ a questo punto che incontriamo anche il collegamento con il sentiero Colceresa seguendo altra segnaletica dedicata. Restando sul percorso principale si costeggiano alcune abitazioni, mentre alla nostra sinistra si apre un incantevole panorama che spazia dalle colline dell’Ovest vicentino fino al Pasubio e alle Piccole Dolomiti. Usciamo quindi su una strada asfaltata. dobbiamo attraversarla proseguendo dritti per poi girare a sinistra passando di fronte ad un capitello e imboccando via Roccolo Carli.  Il cammino prosegue  attraversando una corte su cui si affacciano case coloniche e il sentiero si snoda in lieve ascesa su tratto erboso coltivato a pascolo. Dobbiamo oltrepassare due cancelli, che delimitano il pascolo, seguendo la segnaletica per poi continuare dritti addentrandosi in un boschetto dove il sentiero corre stretto e delimitato da una massicciata. Raggiungiamo una strada vicinale a fondo ghiaioso che percorriamo interamente, girando poi a destra nel momento in cui incontriamo la strada asfaltata per Molvena. Svoltiamo quindi subito a sinistra per San Luca – Contrà Valeri - Val d’Inverno.  Questo breve tratto di sentiero erboso sbocca in via Colpi Pivotti, dove ci teniamo a sinistra continuando il percorso salendo su un terrapieno che costeggia la strada, fino ad arrivare in Contrà Valeri. Imbocchiamo questa via piegando leggermente sulla destra dalla strada  comunale asfaltata. Incontriamo poco dopo una deviazione a sinistra  percorrendo la quale possiamo raggiungere la Chiesa di San Luca, che conserva una pregevole tela del pittore bassanese Jacopo Dal Ponte (1510 – 1592) – per la visita si deve contattare il parroco.  Mantenendo il percorso principale si prosegue per contrà Valeri, superata la quale si gira a sinistra per Val d’Inverno – Vallonara – Marostica. Si scende tra vasti oliveti, per poi attraversare la contrada Costa fino a raggiungere la strada comunale Val d’Inverno dove svoltiamo a sinistra per Vallonara – pista ciclabile – Marostica, facendo ritorno per Piazza Ortigara, via Due Rogge, Campo Marzio.

Il percorso interessa due zone ben distinte del territorio collinare situato a Nord Ovest di Marostica: quello che va da Contrà Panica a San Luca e quello del versante della Val d´Inverno posto sulla sinistra idrografica, che va da San Luca a Vallonara.
Le caratteristiche morfologiche tipiche del primo tratto mostrano una struttura dei rilievi con cresta rocciosa affiorante di calcare fossilifero, a Sud della quale la pendenza dei versanti può essere notevole, almeno fino al bivio Cima Dell’Agù. Poi, lentamente, le colline divengono meno ripide e più arrotondate per l´abbondante presenza di roccia di origine eruttiva (più modificabile dagli agenti atmosferici ).  All´interno della Val d´Inverno, sul versante Nord in particolare, la situazione cambia completamente e l´aspetto morfologico generale si presenta molto dolce, anche se la parte più profonda della valle possiede alcune pareti in posizione sub-verticale, create nel tempo dalla lenta ed inesorabile erosione delle rocce qui presenti: le arenarie e le marne (calcareo-argillose). 
La notevole varietà del territorio favorisce lo sviluppo di una vegetazione quanto mai varia, anche se rappresenta una integrazione tra l´ambiente naturale e quello antropizzato, caratterizzato da aspetti diversamente distribuiti tra i versanti collinari e le vallette.  
La prima parte del percorso, esposta a Sud, è stata infatti maggiormente condizionata dalle attività umane; il versante più fresco ed umido, invece, è dominato dal bosco misto a caducifoglie, con diversi vecchi castagni.  In questa zona le specie arboree più frequenti sono la Robinia, il Carpino nero, il Carpino bianco, il Rovere e la Roverella, l´Orniello, l´Acero-Oppio, il Nocciolo, il Corniolo, il Biancospino, il Sambuco e diversi ciliegi selvatici.  Ben rappresentate sono anche le specie erbacee con fiori, tra cui si possono osservare l´Elleboro verde, la Fegatella-Epatica, il Bucaneve, il Campanellino, la Primula,  il Dente di cane, l´Anemone trifoglia, la Polmonaria e la Pervinca. Sono abbastanza diffusi gli alberi da frutto, tra cui l´Olivo, la Vite e qualche Ciliegio.  
Anche dal punto di vista faunistico il bosco riserva piacevoli sorprese; infatti, grazie alla varietà delle situazioni ambientali, ospita al suo interno alcuni carnivori ( Volpe, Tasso, Donnola e Faina ), roditori e una significativa presenza di uccelli.  
La visione panoramica è molto ampia da Est ad Ovest e permette di vedere i Colli Euganei e Berici, oltre alle colline pedemontane ad Ovest fino ai Monti Pasubio e Novegno.
Raggiunte le prime abitazioni della Frazione di S. Luca, si entra in un ambiente completamente diverso. 
Se prima il panorama spaziava soprattutto verso la pianura, ora quello che si può osservare è l´intera Val d´Inverno con i suoi morbidi versanti, tutti ricchi di abbondante vegetazione e di prati incolti, perché abbandonati da tempo. Nella parte alta della valle i vigneti sono ancora presenti, frammisti ad alberi da frutto, tra cui il Melo, il Pero e il Ciliegio; più in basso, invece, i prati producono anche erba da foraggio per il bestiame da allevamento.
 

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